Luigi Civita

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Una battaglia da vincere!

Ho motivo di ritenere che siano davvero pochi gli utenti di telefonia mobile che non siano stati sottoposti a rimodulazioni o che non siano stati almeno una volta vittime di soprusi. Contro le rimodulazioni c'è poco da fare, ma ricordate che esistono delle procedure grazie alle quali far valere i propri diritti.
Se ritenete di essere stati lesi dal comportamento scorretto del vostro gestore, potete seguire i passi che vi riporto.

1. Tentate una soluzione bonaria, probabilmente inutile. Inviate un fax descrivendo in maniera CHIARA, SINTETICA e SCHEMATICA il problema. Di solito la comunicazione è molto difficile: chiedete A, qualcuno legge B e vi risponde per C. Più probabilmente, nessuno leggerà il vostro fax approfonditamente, e vi invieranno una risposta preconfezionata.
È importante che concludiate la lettera una una frase standard di messa in mora:
"Si chiede di soddisfare le richieste sopra elencate entro il termine perentorio di xx giorni lavorativi dal ricevimento del presente fax. In caso contrario si adiranno le vie legali e si procederà con la richiesta di risarcimento del maggior danno subito."

2. Se non ricevete risposta o la risposta non vi soddisfa, inviate la stessa lettera, integrandola con le eventuali considerazioni della risposta ricevuta a mezzo raccomandata. Non dimenticate la messa in mora.

3. Allo scadere del termine, rivolgetevi a un'associazione di consumatori per la procedura di conciliazione. 4. Se la conciliazione non dovesse sortire l'esito desiderato, potrete finalmente rivolgervi all'AGCOM (Autorità Garante per le Comunicazioni). In particolare, ricordate che se siete stati rimodulati e avete acquistato un cellulare "bloccato", oppure avete un cellulare in comodato d'uso con contratto a uno o due anni, esiste una delibera del Garante per le Comunicazioni, che sembra fatta ad hoc: si legga il comma 2 dell'articolo 4.



I segnali di fumo danno meno problemi!


Dopo le mie tristi vicende con il collegamento ADSL, per ora appianate dal mio nuovo gestore telefonico, le mie vicissitudini sono continuate con la telefonia mobile... e, guarda caso, il gestore era lo stesso. Era, perché ho cambiato. Ma, ahimé, credo mi toccherà cambiare di nuovo; ma procediamo con ordine.

In seguito al Decreto Bersani, che come sappiamo ha abolito i costi di ricarica, dopo neppure un anno dall'attivazione di una scheda Wind, per fortuna numero secondario da utilizzare solo per telefonare, con una comoda tariffa da 10 cent al minuto per tutti + scatto alla risposta, PER SEMPRE, l'operatore decise di "rimodulare" il mio piano tariffario, passando le chiamate a 12 cent e gli sms a 15 cent. I miei fax di protesta e di messa in mora non sortirono alcun effetto. Provai a chiedere lumi al servizio di assistenza clienti: semplicemente il mio fax non era stato preso in considerazione.

Via col Vento, via da Wind (pubblicata su alcuni siti)
Poche cose sono aleatorie quanto il concetto di eternità per l'Uomo, confinato tra le mura di una finitezza intrinseca; si pensi, ad esempio, a come durino poco certi amori per sempre. Ne sa qualcosa Wind di questa nostra eternità fugace più dello scroscio di un'onda: appena un anno fa prometteva ai nuovi clienti che avrebbero parlato per sempre a 10 centesimi con tutti, e quel sempre è già finito. D'ufficio, indipendentemente dalla volontà del cliente, l'azienda migrerà tutti sulla nuova tariffa Wind 12. E chi era abituato a caricare almeno 50 € e la tassa di ricarica già non la pagava si sente preso per i fondelli due volte. Ma la mortificazone di essere stati sedotti da una pubblicità ingannevole finisce in secondo piano di fronte alla certezza che di fatto ci si sente depredati dei propri soldi: coloro che hanno effettuato una ricarica quando erano ancora inconsapevoli delle azioni birbanti dell'operatore spenderanno parte di questi soldi con la nuova tariffa. I conti sono presto fatti: si pensava di aver ricaricato 50€, di fatto è come se si avessero 40 € di ricarica, volendola consumare tutta dopo la migrazione e ignorando lo scatto alla risposta. Per chi parla poco e consumerà lentamente il credito, sarà così. E allora, via col vento, via da Wind.


Stufo dell'operatore, che mi aveva fatto penare sotto ogni punto di vista, decisi di utilizzare il servizio di portabilità; peccato che Wind non rimborsi il credito residuo. Adoperai parsimoniosamente la mia ultima ricarica, con una tariffa poco conveniente per le mie esigenze e, a credito esaurito, utilizzai il servizio di portabilità, allettato da una tariffa a 10 cent al minuto di 3. Anche quella PER SEMPRE, ovviamente. Wind cercò di convincermi a restare con loro, e alla gentile signorina capro espiatorio del servizio commerciale che mi contattò, dissi in maniera molto educata tutto quel che pensavo di un'azienda che si ricorda dei clienti solo quando li sta perdendo; avevo mandato o no un fax preannunciando la mia richiesta di portabilità, che nessuno aveva preso in considerazione? E allora, che l'offerta se la risparmiassero pure.
Intanto, in data 06/07/2007 avevo acquistato un telefonino 3 a soli 49€, sfruttando un'offerta legata alla portabilità, attivando congiuntamente Super 3, appunto per parlare con tutti a 10 cent. Intorno al 18 luglio fu attivata di fatto la portabilità, e il mio vecchio numero Wind diventò 3. In data 27 luglio, dopo neppure 10 giorni... incredibile ma vero... tenetevi stretti alla sedia... mi hanno comunicato la variazione del piano tariffario! Come fare contenti i clienti!!! In definitiva, il PER SEMPRE di 3, confermatomi dal negoziante, è durato la bellezza di neppure 10 giorni. Quando la soddisfazione del cliente è al primo posto negli interessi di un'azienda!

Bene, è ricominciata la mia protesta, ma stavolta non si libereranno facilmente di me. Se vi trovate nella stessa condizione, vi invito a seguire la mia strada. Esistono degli elementi a nostro favore, tanto per cominciare, una delibera del Garante per le Comunicazioni, che sembra fatta ad hoc: si legga il comma 2 dell'articolo 4.
Cliccando qui troverete il modello di lettera che ho inviato per raccomandata a/r al gestore telefonico e che potrete adattare in base alle vostre esigenze. Attenzione, però, alla formula finale di messa in mora: se eliminate qualcosa, rischiate di invalidarla!
Ovviamente, ho avuto soddisfazione delle mie lamentele... Il Garante ha lavorato bene, con grande diligenza e correttezza. Un'altra battaglia stravinta!

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